18 aprile 2013

Sono diventate un libro parte delle emozioni che le parole hanno provato a raccontare.
Sono diventate un libro per me, per te papà. Per raccontare in qualche modo un incontro dopo una lunga distanza. Un incontro tra un te e un me, un incontro tra il maschile e dil femminile, un incontro tra il coraggio e la paura. Un incontro tra  il dolore e la speranza. Un incontro tra morte e la vita.
Un incontro fatto di parole che volano leggere sul cuore perchè le ha accompagnate il suono della poesia.
La poesia che  può accompagnare con le sue piccole ali il dolore, la malattia, e che può diventare un volo quando parla di speranza e di amore.
Nell'amore ti ho reincontrato papà e questo ha riempito la tua assenza, non solo l'assenza legata alla morte ma l'assenza legata a tutte le parole che non eravamo riusciti a condivididere.
Ora posso dirti " ciao papà" senza sentire un peso troppo grande nel cuore.
E' un ciao a te, un ciao alla mamma perchè ho ritrovato in questo tempo buio la luce di una piccola carezza.
l'ho cercata tanto papà, l'ho aspettata tanto ma forse non sapevo accorglierla.
Bisogna diventare grandi e non solo essere piccini per accogliere una carezza e credere che domani in qualche modo quella carezza resterà, che sapremo  custodirla, che diventerà una parte indelebile del nostro cuore.
Ho ritrovato l'amore papà , un amore che resta, che non è  troppo piccolo, che non è troppo grande,
che è capace di restare quando scende la notte.
Ho ritrovato la preghiera papà che ti accarezza quando non trovi la speranza, ti accarezza e porta leggere  il tuo sguardo in alto , più alto anche del più grande dolore.
Ciao papà.



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